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al testo di Annalisa Scialpi
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Oggi i cieli colano un biancore di latte e la mia carne siderale volteggia in spazi arcani come la Bellezza
dove la limpida luna si getta nelle tenebre per trarne perle rosse.
E' ancora lì, la mia passione, perla mai sfiorita su cui i miei mille cavalli tuonanti varcano il vento e bucano la terra su cui mai tramonta il sole.
Lì vive l'amore del mio cuore che nascose per me, dal tempo delle origini, l'oro dei capelli nelle spighe gronde e ogni pensiero nell'erba vergine e nuova e il cuore nell'edera rossa come i pampini in autunno.
Sta lì, il mio amato ad aspettarmi dove mugghiano le cime più aspre, i pascoli dei monti sacri, dove egli ha preparato il giaciglio alla sua sposa,
dura come il legno o il melograno che rubò a Proserpina e forgiò con l'oro nero della notte.
Vado... Togliendomi la sabbia del mondo, volando sul tappeto di nuda poesia spinto dal canto di Orfeo.
Euridice sono qua, ad aspettare, di bere con te questo latte appena munto che odora di noi. |
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